La Confesercenti di Padova mercoledì 21 ha partecipato alla conferenza di servizi decisoria per l'attribuzione dei residui metri quadri concedibili di grandi strutture di vendita. Il nostro voto come già comunicato è stato negativo (anche se solo a titolo consultivo) sia per l'istruttoria di Boara Pisani che per quella di Monselice con la motivazione di un già odierno proliferare e troppo sbilanciato rapporto di metri quadri di grande distribuzione diviso abitante, più alto di tutto Europa. Ma la Confesercenti alza il tiro della discussione chiedendo l'applicabilità da subito della moratoria che prevede il blocco di nuove aperture di grandi superfici di vendita al dettaglio per un anno o fino alla approvazione del nuovo Piano Regionale per il Commercio. In pratica il NO all’apertura di di Monselice Uno il cui iter amministrativo non è ancora completamente concluso, e il blocco delle altre richieste come quella di Boara Pisani che auspica fiduciosamente nell'articolo 31 della Manovra Monti o quelle in corso come Due Carrare e Veneto City. La Confesercenti che da sempre tutele le piccole imprese augura un buon natale alle imprese della "bassa" padovana soffocate da “un'alta" concentrazione di centri commerciali, sperando di far trovare sotto l'albero il regalo di un Monselice Uno chiuso ancora almeno per un paio d'anni.
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