lunedì 19 dicembre 2011

Nella crisi, vince il regalo utile.

Ultima settimana al Natale 2011, tra crisi, manovra economica, preoccupazioni per il futuro i padovani vogliono comunque festeggiare.
L’abbuffata di shopping degli anni precedenti ancora non si è vista, dichiara Nicola Rossi Presidente della Confesercenti Padovana. Tra sabato e domenica, negozi aperti ovunque, rarissimi i punti vendita chiusi nella domenica pomeriggio (hanno aperto anche gli alimentaristi) con aperture che hanno sfiorato il 100% un po’ ovunque (poche le defezioni nei quartieri di Padova e nei piccoli comuni della provincia, a pieno regime centri storici e centri commerciali).
Le strade intasate un po’ in tutta la provincia con il centro storico di Padova praticamente trasformato in un fiume di persone; dal Prato della Valle a Piazza Garibaldi e via San fermo.
Rispetto alla settimana scorsa un po’ più gente anche nelle vie di solito sacrificate dalla ‘vasca’ dei padovani.
Ma anche nelle vie più frequentate si continuano a vedere pochi “stopper” a significare di come i consumatori stiano ancora nella fase di decisione sulla spesa da sostenere per il Natale, del resto sono poche le imprese, contrariamente che negli anni scorsi, che hanno già pagato le tredicesime.
Le previsioni sui prodotti più venduti sembrano essere pienamente confermati: tablet, accessori per informatica, tengono i giocattoli, l’abbigliamento giovane e articoli sportivi.
La profumeria e la cosmesi sembra pagare il pedaggio alle nuove scelte utili dei padovani.
Nella tavola dei padovani a Natale avremmo vini di ottima qualità sia dei colli ma soprattutto del Trevigiano, dell’Alto Adige e del centro Italia, prodotti tipici locali ma anche pugliesi, sardi e toscani. Non si rinuncia ai dolci. Vanno bene libri e cd musicali.
Male, ma non è una novità l’abbigliamento. Solo qualche negozio di firma ha avuto buone presenze anche in questo fine settimana, oltre ovviamente a quelli di abbigliamento giovane
Lo shopping natalizio è fatto, dalla stragrande maggioranza dei padovani, con il pensiero ed il portafoglio rivolto al futuro ( bollette e canoni di gennaio, rate dei mutui, aumento delle tariffe, tasse, posto di lavoro ecc.) dichiara il presidente Rossi.
Non è solo un Natale al risparmio ( alla fine il dato complessivo sarà quasi uguale al 2010 –escluso l’abbigliamento) ma un Natale di grande preoccupazione, di incertezze di fronte al caro vita, alla riduzione del potere d’acquisto ed alla manovra del Governo Monti. L’incertezza costringe a scelte ponderate, se si ha bisogno di un prodotto utile meglio regalarlo per Natale risparmiando così una spesa per qualche cosa di non strettamente necessario.

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