lunedì 12 dicembre 2011

Nuovamente tartassati i pensionati


La F.I.P.A.C. CONFESECENTI di PADOVA (federazione italiana pensionati attività commerciali) non è certamente d’accordo su questa idea di pensionamento, e cioè tutti in pensione a 66/67 anni entro il 2018 se non addirittura a 70 anni  senza conoscere cosa succederà dopo questa data e per completare la manovra. Si passa dai 40 fatidici anni di contributi ai 42 con la nuova imposizione dell’attuale Governo. Ci viene un dubbio atroce: che il prossimo  pensionando, visto l’età, sarà più prossimo all’alzhaimer che al meritato riposo. La Ministra Fornero ha pianto in diretta televisiva per le scelte fatte tartassando i pensionati,; noi cosa dovremmo fare? Probabilmente un suicidio di massa  per accontentare la “Confindustria” visto che sono rimasti soddisfatti della manovra stessa!
Prima di mettere in atto definitivamente questo proposito per risanare i conti dello Stato, sarà bene tagliare tutti privilegi in atto alla casta della politica: portaborse inutili e pagati alle volte anche in nero, viaggi privati che non si sa come diventano impegni di Stato (quasi sempre in aereo o in elicottero) o percorsi in autostrade in modo gratuito,comprimere le spese militari,tassare seriamente le proprietà più vistose e una tassa patrimoniale che porti più equità sociale: ciliegina sulla torta 5 anni da Parlamentare e giù in pensione con 3 o 4 mila euro al mese pari a 4-5 volte al pensionato che ha versato 35- 40 anni di contributi. Se questa è equità forse abbiamo sbagliato Paese; di tutto questo c’è da rimanere allibiti e disgustati. Questi diritti acquisiti non sono più accettabili e sono in controtendenza ai sacrifici che vengono richiesti ai meno abbienti ed in modo particolare a tutti pensionati. Si fa strada nuovamente l’inserimento dell’ICI sulla prima casa, una scelta alquanto iniqua che andrà a comprimere ulteriormente tutti i consumi e aumentare l’inflazione; abbiamo invece bisogno di sbloccare il mercato e far girare l’economia facendo ripartire le attività produttive tramite l’aumento dei consumi. Tutto questo sarà possibile solo con una maggiore disponibilità di denaro che derivi da una minore fiscalità sulle pensioni e sugli stipendi. La bacchetta magica non ce l’ha nessuno, ma nessuno deve intervenire con il bastone prima e la carota poi; di questi mezzi ci siamo stancati abbiamo già conosciuto a nostre spese che il bastone è sempre arrivato ma la carota è stata sempre dimenticata.

Padova 07.12.2011 

Aldo Brendolin, Presidente F.I.P.A.C. CONFESERCENTI DI PADOVA.